domenica 25 marzo 2018

Turisti per Fano: Palazzo Bambini, Museo Archeologico e Museo di Scienze Naturali

Domenica turisti.

Bimbe in vacanza dai nonni a venti metri da casa e noi a spasso per il centro della domenica della Primavera del Fai.

Le nostre guide turistiche saranno i ragazzi delle scuole di Fano, medie e superiori che, vinta la timidezza iniziale, ci accompagnano lungo il percorso museale.

Prima tappa Museo Archeologico, fresco di un restauro che ha coinvolto gli ambienti, l'impianto elettrico e soprattutto l'installazione di deumidificatori e, finalmente dico io, di nuove teche con un'adeguata illuminazione a LED e l'aggiornamento degli apparati didascalici finalmente anche in inglese.

Il Museo Archeologico come è oggi

Unica nota stonata di questo restyling è il fatto che non si sia provveduto a tradurre in inglese anche i cartelloni riassuntivi presenti nelle sale e che le brochures a disposizione dei turisti siano tutt'ora solo in italiano. Nonostante questo dettaglio il museo trasmette un'idea di luminosità e pulizia di cui si sentiva davvero il bisogno, un grande passo avanti per inserire Fano nel circuito museale nazionale a testa alta.
Il Museo Archeologico come era
Seconda tappa: Palazzo Bambini. Nei sotterranei della ex Cassa di Risparmio di Fano si trovano i resti di una domus dell'Antica Fanum Fortunae che mantengono parzialmente conservate alcune murature, pavimenti a mosaico, una vasca di raccolta di acqua piovana e una canaletta fognaria. Palazzo Bambini non è aperto al pubblico di solito, giornate come questa sicuramente offrono ai cittadini curiosi l'opportunità di godere di opere altrimenti inaccessibili. 

La domus romana nei sotterranei di Palazzo Bambini



Mentre ci troviamo nel palazzo una responsabile del Fai ci invita a seguirla per fruire di altre opere in teoria escluse dal percorso, senza pensarci due volte la seguiamo con l'acquolina alla bocca e veniamo accompagnati in quelli che sembrano uffici di rappresentanza sulle cui pareti trovano posto opere di arte contemporanea.
Non millanterò una conoscenza che non ho: non li conoscevo ma ho trovato il tutto armonico, sapientemente dosato nei colori e nelle dimensioni, sicuramente meriterebbe un approfondimento ma mi è difficile immaginare come e quando visto che queste sale non sono accessibili al pubblico e non rientrano nei percorsi culturali. Sulle pareti l'autoritratto di un Pietro Arrigoni sonnecchiante, un ritratto del compositore Gioacchino Rossini di Tullio Pericoli, una natura morta di Alfieri e una scultura di Apolloni.

Ritratto del compositore Gioacchino Rossini di Tullio Pericoli





Se qualcuno capitando su questa pagina dovesse riconoscere le opere qui fotografate lasci un commento per spiegarmi di chi e cosa si tratta, ne sarei ben felice.

Lasciamo il nucleo museale di Piazza XX Settembre e ci incamminiamo verso il Caffè Centrale quando la nostra attenzione viene catturata da un totem che segnala il museo di Scienze naturali di Palazzo Bracci Pagani, come un furetto Matteo si infila nel portone e ritrova improvvisamente energie. DEVE assolutamente vedere qualcosa di scientifico altrimenti tra la Lucrezia Lante della Rovere di ieri sera e i ruderi e i dipinti di oggi potrebbe commettere una pazzia.

... E il museo è sorprendente!
Al Circolo Culturale “G. Castellani” spetta l'onore della gestione scientifica e operativa di una collezione di circa 5.000 reperti fra fossili e minerali derivanti da donazioni del Circolo Castellani e di privati cittadini. Curato nei minimi dettagli dall'apparato informativo alle teche emerge l'enorme passione con cui i volontari si dedicano al mantenimento del museo. E' davvero un ottimo esempio di sinergie tra Fondazioni, volontariato e Pubblico, il fruitore ha la possibilità di godersi l'esposizione semplicemente e quella di approfondire con una guida scaricabile grazie a un QRCode. Decisamente pollici in alto!
Collezione di fossili
Collezione di fossili


Collezione di minerali

Collezione di minerali
Per maggiori informazioni qui si accede al sito del Palazzo Bracci Pagani.

Si conclude la mattinata Fai al Caffè Centrale ad osservare il passeggio dei Fanesi che escono dalle chiese, quelli che hanno goduto come noi dei musei aperti e dei ragazzi ciceroni per un weekend che si raccontano a vicenda la mattinata pronti a ricominciare nel pomeriggio.

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