venerdì 10 aprile 2009

Ah perché non son io co' miei pastori?


Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?


Gabriele D'Annunzio
Alcyone - Sogni di terre lontane
I Pastori

5 commenti:

  1. A nulla parola umana vale se non del Poeta.
    Pipo

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  2. Questo è un d'Annunzio che mi capita spesso di citare a quanti hanno ancora la visione del "Vate tutto guerra e motti", molti hanno dimenticato lo straordinario poeta che adoro nelle sue poesie e nelle sue prose poetiche.

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  3. Scusate il ritardo ma Blogger mi si era ribellato.
    Sono contenta, Antonio, che la pensiamo allo stesso modo: molti tendono a confondere il d'Annunzio poeta con quello fascista... a cominciare dai miei vecchi professori che su di lui mi hanno fatto una mezza lezione.
    La poesia non ha bandiera... la vera poesia.

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  4. Chi ha bisogno di attribuire una 'etichetta' - a se stesso e agli altri - è un poveretto. E i professori che attribuiscono l'etichetta di 'fascista' a Gabriele D'Annunzio sono anch'essi dei poveretti.

    Così come quelli che si definiscono 'intellettuali di sinistra'. E' una contraddizione in termini, perché per definizione un intellettuale deve essere in grado di lasciare libero il proprio intelletto di spaziare nel modo che ritiene nel campo dello scibile, indipendentemente dal colore politico.

    Il poeta, nell'osservare la realtà che lo circonda, lascia libera la passione dai vincoli della ragione ed esprime le emozioni che avverte nell'animo. E la poesia - quella vera - non ha un colore politico.

    E comunque, vorrei vedere questi professori soloni e smidollati - su un aereo dei primordi dell'aviazione - volare su Vienna e lanciare volantini. Ci vuole fegato e passione; fegato, passione e una batteria di coglioni in mezzo alle gambe.

    Marmott79, per rendere onore alla gente d'Abruzzo che soffre ma lotta e non si piange addosso, ha scelto una maniera nobile: dare voce al Suo Poeta.

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  5. Grande d'annunzio grandi gli abbruzzesi

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