domenica 22 febbraio 2009

Ciao Direttore



Ciao Direttore.
Per te un post di silenzio.

4 commenti:

  1. Un esempio di giornalismo quello vero che non la G maiuscola che non esiste piu'...

    Grande passione e dedizione...

    Ho avuto occasione di conoscerlo e parlare con lui a Torino, abbiamo anche avuto un amichevole discussione sul ciclismo dove io dissentivo in parte dalle sue idee...

    Sempre grande compostezza, dignita', educazione, soprattutto cuore e competenza...

    Grazie Mille Direttore le auguro da dove si trova ora di poter dare un caro abbraccio al Pirata...


    Ale

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  2. Ci sa perché, dopo il 2004, ogni volta che sentivo o leggevo Cannavò pensavo a Marco.
    Sentimentalismi a parte, non so se dove sei la Gazza arriva, ma, da quando Cannavò non è più direttore, è cambiato molto, e non certo per il meglio.

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  3. Lui era legatissimo a Marco ma pensava anche (in un mondo perfetto) che la squalifica fosse giusta...io sostenevo che quella di Pantani fosse giusta se poi venivano squalificati anche tutti gli altri dopati, e quindi il Giro lo avrebbero finito in tre...

    Insomma per me la squalifica del Pirata rappresentava un modo un po' ipocrita per far credere che il ciclismo fosse pulito e inflessibile nelle sue regole, e cosi' ci si toglieva dai piedi anche uno che vinceva troppo...

    Questo era il succo di quella conversazione tra noi due...

    La Gazza che io leggo in pdf quelle 3-4 volte a settimana e' cambiata in modo radicale, se primi era molto calcio adesso e' solo calcio e per il sottoscritto non e' assolutamente positivo, il calcio a me piace ma vorrei leggere anche di altri sport che in definitiva preferisco...

    Ho scritto anche a Verdelli per dirgli di chiamarla "Gazzetta del Calcio" sarebbe molto piu' onesto...

    Ale

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  4. Hai ragione quando dici che è "solo calcio" e che vengono dimenticati gli sport "minori" a meno che questi non si segnalino per il gossip come nel caso della rivalità Pellegrini-Manadou o della liaison Kostner-Schwazer.
    In giornate come queste, quando il Milan, già fuori dalla Uefa, perde a Marassi, vorrei appassionarmi di altri sport, sentir parlare di altro, e invece niente.
    Ma non è solo questo: sono i passi falsi, gli annunci shock degli ultimi tempi, le dovute scuse ai lettori per la divulgazione di notizie false e soprattutto i titoli osceni in rpima pagina. Uno per tutti quello della vittoria dei Mondiali: una generazione intera stava aspettando, e sotto sotto immaginando, con ansia il titolo che avrebbe consacrato l'Italia campione del Mondo e loro che fanno? "Tutto vero"? Ma che titolo è?

    PS: Condivido a pieno quello che pensi dell'affaire Pantani. Prova di quanto dici sono tutti quei corridori che oggi, non più sanzionabili, stanno confessando le loro colpe.

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